PIANGE, URLA E SI DIMENA
Tuo figlio, nel bel mezzo dei suoi “terrible two”, si comporta come se fosse il bambino più terribile al mondo e tu non sai più come fare. Non sai più come comportarti, perché qualsiasi cosa tu dica o faccia non serve esattamente a nulla. Anzi, talvolta peggiora ancora di più le cose. E tutti questi capricci non avvengono solo dentro le quattro mura di casa, ma spesso e volentieri si manifestano in luoghi pubblici.
Puoi avere l’aplomb di una modella, una disinvoltura impeccabile, ma quando tuo figlio si rotola a terra urlando, succede che:
- Il tuo sangue ribolle;
- Vuoi urlare a squarciagola;
- Vuoi scomparire con la bacchetta magica;
- Vuoi metterti a piangere;
- Vuoi far finta che il figlio non è il tuo.
Eppure, con naturalezza prendi tuo figlio, gli sussurri all’orecchio: “facciamo i conti a casa” e ti dirigi verso l’uscita sperando che smetta di farti impazzire.
I CAPRICCI: TUTTI I BIMBI LI FANNO
Più o meno tutti, figli e genitori, passano in questa fase. I bambini cercano attenzioni attraverso i capricci e noi genitori non sappiamo come gestirli. Ma io mi son sempre detta: non è che se tutti i bambini fanno i capricci, allora queste situazioni sono giustificate. Non è solo mio figlio, va bene. Ma questo non vuol dire che mi basta sapere che prima o poi smetteranno di fare i capricci. La solidarietà di altre mamme mi fa piacere, certo. Ma non mi basta per gestire le situazioni critiche che comportano i capricci di mio figlio dentro e fuori casa.
COME GESTIRE I CAPRICCI DI MIO FIGLIO
Ero sull’orlo della disperazione. Veramente, io e mio marito abbiamo passato un periodo che non capivamo più nulla perché per qualsiasi cosa Tommaso urlava. E mi sono anche ritrovata a dover spiegare a mio marito che non era Tommaso particolarmente maleducato, ma semplicemente nostro figlio aveva innescato un meccanismo per il quale, in un modo o nell’altro, cercava attenzioni.
Ero sicura di questo, solo non sapevo come poter gestire la situazione.
Ma come fermare questo meccanismo? Come evitare i capricci di Tommaso?
All’apice della disperazione, fortunatamente mi sono ritrovata tra le mani il libro “I bambini non fanno mai i capricci di Penny Hames”.

Avevo bisogno di capire perché mio figlio facesse i capricci, piangesse senza apparente motivo e urlasse a squarciagola.
E avevo bisogno di correggere questo meccanismo dei capricci, che stava logorando me, mio marito, la nostra coppia e la nostra famiglia.
Non avevo assolutamente nulla da perdere a leggere il libro di Penny. Cercavo risposte e aiuto. E questo libro mi ha aiutato a comprendere come mai mio figlio facesse i capricci.
Iniziando a leggere il libro, i miei muscoli tesi dal nervoso si sono distesi piano piano, ho iniziato a comprendere. Ho iniziato ad alleggerirmi e rilassarmi, perché capivo che c’era una via d’uscita che va oltre al semplice dire che i bambini a quell’età fanno tutti i capricci.
CAPIRE IL CAPRICCIO PER RIUSCIRE AD AFFRONTARLO
Oggi, non è che Tommaso è diventato un santo. Semplicemente abbiamo imparato a gestire questi momenti in maniera diversa. Cerchiamo di capire cosa c’è dietro al capriccio, qual è la necessità di Tommaso. La sua richiesta nascosta. I consigli di Penny sono stati d’aiuto e so che, a breve, dovrò metterli in pratica anche con Alessia, la piccolina di casa.
Purtroppo non nasciamo genitori. Per imparare ad esserlo dobbiamo studiare, comprendere, verificare, ragionare. E questo libro mi ha aiutato a farlo e sono riuscita a non scoppiare a causa dei capricci di mio figlio.
Spero che, se anche voi state passando questo periodo pieno di capricci, possiate trovare una via d’uscita.
Un abbraccio.
S.